martedì 8 settembre 2015

Il GRAB: un buco nero

Il GRAB è un buco nero, che incorpora ed esclude tutto il resto.

Grandi proteste per la delusione dopo la riapertura al traffico di Via di Porta San Sebastiano, che pur escludendo l'accesso al traffico motorizzato privato, mantiene gioco forza l'accesso per il traffico locale: residenti, consolati e museo delle mura .
Tra l'altro le grandi proteste dirette contro i mezzi a motore, distoglie dal più immediato dei problemi, forse ancora risolvibile, ossia che il passaggio sotto la Porta San Sebastiano è consentito solo ai bus dell'ATAC, e solo in direzione Appia Antica, quindi le biciclette per passare dovranno essere condotte a mano in entrambi i sensi.
I guru del GRAB non avevano previsto questo scenario, davano per scontato che il comune avrebbe chiuso questa tratta a tutti i mezzi a motore trasformandola in un passaggio pedonale e ciclabile. Chiaramente impossibile oltre che tutto sommato non essenziale per il traffico ciclomobilistico quoridiano, che non è interessato a massacrarsi quotidianamente su una strada di sanpietrini.
 
Nel frattempo a Roma sono in corso iniziative e sono ferme altre:
  • ad esempio proprio ieri ho potuto constatare il definitivo completamento della ciclabile Porta Portese, realizzata con la tecnica della Bike Lane, corsie disegnate per lo più su strada con parcheggio al lato sinistro del senso di marcia ed area di rispetto per apertura sportelli.
  • E' stato disatteso l'annuncio di una Bike Lane sulla via Prenestina, "da Porta Maggiore al GRA" dichiarò su twitter Marino, ma finita l'asfaltatura e ridisegnata la segnaletica non compare nemmeno un metro di bike lane. Su questo silenzio di tomba.
  • E' in corso la riasfaltatura su ciclabile Prati per ora solo viale delle milizie
  • E' ancora bloccato il passaggio sulla ciclopedonale di via Druso, nota anche perché è usata da genitori e bimbi del b2school.
  • Stanno sparendo nell'incuria e nel degrado le ciclabili che portano da torre spaccata/ anagnina (via moneta/via rizzieri) al ponte di via Alimena (Romanina) ed alla ciclabile di via Ciamarra che collega con l'altrettanto non curata ciclabile di Tor Vergata.
  • La tanto contestata ciclabile Colombo, che decine  e decine di ciclomobilisti percorrono ogni giorno sta annegando nell'incuria, cui solo l'intervento di qualche volontario non consente di renderla impraticabile. Tra l'altro dopo il clamore mediatico dovuto alla morte del ciclista davanti alla regione lazio e fiumi di articoli che parlano di ciclabile stretta e sporca, nessuno ha pensato di contestare gli attraversamenti non ciclabili, né di far scattare il semaforo rosso per chi svolta quando è verde il pedonale, né di far potare il cespuglio nato sotto l'albero che impedisce anche volendo di vedere se arriva un'auto, un bus o una  moto.
  • Nessuna attenzione al marciaciclo di via Cilicia, anch'esso frequentatissimo dai ciclisti, il cui fondo stradale è sempre più dissestato e che ora ospita un accampamento che ha ridotto tutta la tratta ad una discarica a cielo aperto.
Insomma tutti pensano solo e soltanto al GRAB… che ha "afferrato" tutto.

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